Ferrovie regionali, serve accelerare i lavori

Qualche giorno fa ha avuto luogo Open House Napoli, manifestazione che promuove la cultura architettonica attraverso tour guidati in diversi luoghi: dall’acquedotto del Serino all’Archivio di Stato, dall’ex Ospedale Militare a diversi siti di trasporti, inclusi i cantieri delle nuove linee metropolitane. Già, perché nelle viscere della città si scava ancora. Ne ho parlato sabato 9 novembre 2024 sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno. Continua a leggere

Garantire l’accesso al mare con trasporti più efficienti

Estate: tempo di mare, sulla cui accessibilità a Napoli si dibatte ogni anno. La recente sentenza del TAR che boccia l’iniziativa del Comune di spiagge libere a numero chiuso complica una situazione dove la politica continua a non decidere. Ne ho parlato sabato 10 agosto 2024 sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno. Continua a leggere

Lo sviluppo della Linea 6 per una città più “larga”

Pochi giorni fa è stato inaugurato il collegamento sotterraneo fra il porto e la stazione del metrò di piazza Municipio, fondamentale per lo scalo marittimo con più passeggeri in Italia (dopo quelli dello Stretto di Messina). Il tunnel ha anche un altro scopo: sarà infatti l’interscambio fra Linea 1 e Linea 6 quando, fra un anno, la nuova metropolitana entrerà in servizio (5,5 km per 8 stazioni). Ne ho parlato giovedì 20 luglio 2023 sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno. Continua a leggere

Campioni, ma non per i trasporti

Dopo qualche giorno di suspense, è arrivato il terzo scudetto. Una gioia collettiva ha invaso le strade di una città che si identifica appieno con la propria squadra. Anche in questo caso, Napoli è un’eccezione nel panorama europeo, essendo uno dei pochi grandi centri urbani ad avere un solo team di calcio. Ne ho parlato mercoledì 10 maggio 2023 sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno. Continua a leggere

Bagnoli e il fantasma della Linea 6

Era l’ottobre del 2010 quando la “Porta del Parco” veniva inaugurata. La struttura, costata più di 50 milioni di Euro, assieme all’abbandonato Parco dello Sport e al Turtle Point doveva rappresentare la visione della nuova Bagnoli: un centro polifunzionale dedicato al turismo all’ingresso di quella che un tempo era una delle fabbriche più grandi d’Italia. Continua a leggere

Il Pessoa Luna Park e una proposta per l’ex Ospedale Militare

Fra i temi che marcano il dibattito cittadino, la movida è uno dei più accesi. Argomento a tutto tondo: come e dove i giovani si divertono, le ricadute economiche e sociali dell’economia della notte, l’attrattività della città per turisti incuriositi da un frizzante by night. Tiene particolarmente banco la vivibilità dei quartieri interessati dal fenomeno, con (giuste) proteste di cittadini esasperati dalla confusione, nonché la scarsa offerta oltre al semplice bar/discoteca. In una città che fatica ad essere policentrica, anche a causa di un sistema di trasporti inefficiente e inadeguato, soluzioni strutturali sono difficili da trovare. Si finisce così col concentrare le attività in poche, ben localizzate zone. Continua a leggere

Tram area nord di Napoli, l’opera che mette tutti d’accordo

Un nuovo tram nell’area nord di Napoli: venti chilometri per venti fermate, dalla fermata Chiaiano del metrò Linea 1 fino alla Circumflegrea di Licola, passando per Marano, Calvizzano, Giugliano, Mugnano, Qualiano e Villaricca. Il tutto sotto l’egida della Città Metropolitana. Ne ho parlato giovedì 3 marzo 2022 su Mobility Press Magazine (pag. 18-19) e sabato 5 marzo 2022 sulle pagine de La Repubblica Napoli. Continua a leggere

Un nuovo orizzonte per la Linea 6

Entro il 2022, Napoli vedrà l’apertura di un’infrastruttura attesa da trent’anni: la metropolitana Linea 6, che collegherà la Mostra d’Oltremare di Fuorigrotta con piazza Municipio (dove avverrà l’interscambio con la Linea 1), passando per la fascia costiera di Chiaia e Mergellina, per un totale di 6,5 km e 8 stazioni. Ne ho parlato martedì 14 settembre 2021 su La Repubblica Napoli.

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Il miracolo spagnolo

Esattamente 160 anni fa, il 21 febbraio 1861, calava il sipario sul Regno delle Due Sicilie. Una storia breve, con soli 45 anni di vita (il Regno fu fondato nel 1816), ma che affonda le radici in un rapporto fra la città partenopea e la penisola iberica molto profondo tutt’oggi presente, al punto che i nuovi treni in arrivo sulle linee metropolitane partenopee saranno tutti prodotti in Spagna. Continua a leggere