La cura verso le infrastrutture, i diritti sociali, l’inclusività e, soprattutto, la sostenibilità economica, sociale, ambientale. Sono ormai i temi classici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a guida Graziano Delrio ad aver monopolizzato il discorso d’apertura del Ministro al G7 dei Trasporti di Cagliari.
Davanti ai suoi pari di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti ed Unione Europea, Delrio ha voluto tracciare una linea immaginaria che congiunge il lavoro del G7 dello scorso settembre 2016 in Giappone con l’opera che si sta portando avanti in Italia. In particolare, il Ministro ha evidenziato come le infrastrutture siano prima di tutto beni pubblici di cui avere cura, e che devono essere manutenute in modo profondo, efficace, intelligente. In questo senso, la tecnologia rappresenta un supporto fondamentale.
Il Ministro Graziano Delrio al G7 dei Trasporti di Cagliari
Tuttavia, queste devono anche essere condivise con la popolazione. Un passo fondamentale è dunque coinvolgere i cittadini nella loro ideazione, e solo in questo modo vi potrà essere una rinascita culturale della progettazione e della pianificazione dei territori. Dunque, infrastrutture snelle, utili e condivise, ma che al contempo guardino ad eventuali partecipazioni dei privati.
I lavori del G7 toccheranno poi le buone pratiche in tema di sostenibilità. Tutti i paesi presenti al tavolo di Cagliari, ha dichiarato Delrio, sono latori di storie collettive di progresso, in cui vi sono successi tramandati per generazioni – basti pensare allo sviluppo della rete ferroviaria ad alta velocità in diversi stati europei. E’ ora di continuare tali storie, sviluppando quanto già previsto su questi temi, affinché si possa affermare un nuovo stile nella mobilità.
Nel pomeriggio, si riprenderanno i temi dei due precedenti summit del G7, avvenuti nel 2015 in Germania e nel 2016 in Giappone, ossia l’incisività della guida automatica dei veicoli su strada. E’ necessario, secondo Delrio, lavorare assieme per procedere verso l’eliminazione delle barriere normative, al fine di accogliere nel migliore dei modi le sfide offerte da tali tecnologie. Infatti, la guida automatica è già una realtà del presente, non più solo del futuro.
Grazie alla tecnologia, si mira a potenziare la sicurezza delle persone ed a ridurre la congestione stradale, in un costante “dialogo” elettronico fra vetture ed infrastrutture. Ciò porterà a nuove professioni e nuove occasioni di lavoro, e non sarà invece, come da più parti temuto, un “conto alla rovescia” verso la creazione di nuova disoccupazione. Dunque, una vera e propria rivoluzione, un salto tecnologico paragonabile, nelle parole del Ministro, solo allo sbarco dell’uomo sulla Luna del 1969.
In tal senso, i prossimi passi sapranno disegnare delle scelte comuni che facciano da riferimento per gli altri paesi, arrivando quanto prima a standard condivisi a livello mondiale e ad una regolamentazione internazionale. Nel contempo, sarà necessaria una maggiore apertura e condivisione dei dati raccolti, assicurandone al contempo la privacy e la sicurezza. In questo senso, la sperimentazione su strada fornirà importanti segnali.
Infine, Delrio si è soffermato sul tema dell’insularità e dell’accessibilità delle aree svantaggiate, riferendo del suo incontro con i rappresentanti della Regione Sardegna, della Corsica e delle Isole Baleari. E’ necessario infatti promuovere l’uguaglianza di tali realtà, favorendone la crescita economica, perché prima di essere una questione economica ed ambientale, il trasporto è un diritto di civiltà.
(Articoli pubblicato per conto dell’agenzia di informazione FerPress, e disponibile al seguente LINK)